Torna a Surriento

Torna a Surriento è considerata una delle più belle canzoni classiche napoletane ed è oggi conosciuta in tutto il mondo, anche grazie alla reinterpretazioni di artisti italiani e internazionali come Elvis Presley.

Per molti anni fu ritenuto che la canzone fosse stata composta nel 1904 da Ernesto De Curtis, su testi del fratello Giambattista (o Giovan Battista) De Curtis.

Giambattista stava effettuando dei lavori pittorici presso l’albergo Tramontano di Sorrento.

“Torna a Surriento”: dedicata a una ragazza di Sorrento

Qui, secondo la versione dello storico Nino Cuomo, Giovan Battista conobbe e si innamorò di Carmela Maione, figlia di contadini affittuari del proprietario dell’albergo, dedicandole la canzone “Carmela”.

La canzone fu registrata alla SIAE nel 1890 ma ‘Torna a Surriento’ sarebbe stata depositata solo nel 1892, senza mai essere eseguita ufficialmente.

Secondo alcuni studi più recenti, tuttavia, sembra che la composizione risalga ad alcuni anni prima: esiste infatti una partitura per pianoforte dell’Edizione Bideri che risale al 1894, con la dicitura ‘ Celebri canzoni di Giambattista ed Ernesto De Curtis’.

Il ritornello della canzone e l’ispirazione da un usignolo

Il ritornello della canzone, composta da Ernesto De Curtis, sarebbe stato ispirato dal canto di un usignolo che ascoltò durante il suo soggiorno presso l’Hotel Tramontano di Sorrento, mentre era ospite del fratello che lavorava lì: in particolare, l’usignolo lo ispirò per le prime cinque note del ritornello.

Una successiva versione della canzone, nel 1902, fu stampata dalla Tipografia Bideri su una cartolina postale su richiesta di Guglielmo Tramontano, proprietario dell’Hotel.

Infine, nel 1904, un’ulteriore versione fu presentata alla festa di Piedigrotta.

Torna a Surriento: riadattata per la visita del Presidente del Consiglio Zanardelli ?

Alla canzone è legato anche un episodio ‘politico’: la versione del 1894 e del 1904, infatti, hanno lo stesso testo poetico.

Diverso è invece il testo dell’edizione del 1902 e, per tale motivo, da alcuni fu ritenuta una canzone scritta appositamente per dedicarla al Presidente del Consiglio Zanardelli che era in visita a Sorrento, su richiesta dell’allora sindaco e proprietario dell’albergo Tramontano.

In realtà la canzone fu sì eseguita, per la prima volta in pubblico, probabilmente da Giovanni Ambrosini e Maria Cappiello durante una serata effettivamente organizzata presso l’Hotel Tramontano durante la visita del Presidente del Consiglio Zanardelli ma non per dedicargliela come uomo politico.

La canzone serviva infatti ad “ammonire” il Ministro (Torna a Surriento,
Famme campà!
), in accordo con il sindaco e proprietario dell’albergo, per ricordargli di realizzare alcune opere pubbliche necessarie per la città di Sorrento tra cui la rete fognaria.

I fratelli De Curtis non avrebbero dunque quindi creato in poche ore Torna a Surriento in onore del Presidente come alcuni pensano ma, in realtà, sembra che la canzone fu semplicemente riadattata in occasione della visita di Zanardelli; essa era stata infatti composta ben otto anni prima, nel 1894, per dedicarla ad una ragazza (Carmela) e i diritti erano stati acquisiti dalla Casa discografica Bideri.

Da chi è stata cantata ‘Torna a Surriento’: da Elvis Presley a Pavarotti

Dalla prima volta in cui fu pubblicata, nel 1905, con diritti d’autore e dalla prima registrazione in quell’anno da parte del tenore Mario Massa per l’Edizione Bideri, ‘Torna a Surriento’ è diventata sempre più famosa in tutto il mondo ed è stata eseguita da numerosi artisti e cantanti italiani e internazionali.

Tra questi: Tito Schipa, Beniamino Gigli, Bono degli U2, Elvis Presley, Dean Martin, José Carreras, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Robert Plant, Mario Lanza, Nino Martini, Franco Corelli, Robertino Loretti, Giuseppe Di Stefano, Francesco Albanese, Giuni Russo, Anna German, Andrea Bocelli e Roberto Murolo.

Curiosità

Tra le curiosità: Claude Aveling scrisse il testo in inglese di ‘Torna a Surriento’ con il titolo di ‘Come Back to Sorrento’, da cui Doc Pomus e Mort Shuman la riadattarono per la versione di Elvis Presley, intitolata Surrender.

Il testo della canzone

(“TORNA A SURRIENTO” IN NAPOLETANO)

«Vide ‘o mare quant’è bello,
spira tanto sentimento,
Comme tu a chi tiene mente,
Ca scetato ‘o faje sunnà.
Guarda, gua’ chistu ciardino;
Siente, sie’ sti sciure arance:
Nu profumo accussì fino
Dinto ‘o core se ne va…
E tu dice: “I’ parto, addio!”
T’alluntane da ‘stu core…
Da la terra de l’ammore…
Tiene ‘o core ‘e nun turnà?
Ma nun me lassà,
Nun darme stu turmiento!
Torna a Surriento,
famme campà!
Vide ‘o mare de Surriento,
che tesore tene ‘nfunno:
chi ha girato tutto ‘o munno
nun l’ha visto comm’a ccà.
Guarda attuorno sti ssirene,
ca te guardano ‘ncantate,
e te vonno tantu bene…
Te vulessero vasà.
E tu dice: “I’ parto, addio!”
T’alluntane da ‘stu core
Da la terra de l’ammore
Tiene ‘o core ‘e nun turnà?
Ma nun me lassà,
Nun darme stu turmiento!
Torna a Surriento,
Famme campà!»

(“TORNA A SURRIENTO” IN ITALIANO)

«Vedi il mare quanto è bello,
Ispira molto sentimento,
Come te a chi osservi,
che da sveglio lo fai sognare.
Guarda, guarda questo giardino;
Senti, senti questi fiori d’arancio:
Un profumo così delicato
Dentro al cuore se ne va…
E tu dici: “Io parto, addio!”
Ti allontani da questo cuore…
Dalla terra dell’amore…
Hai il cuore di non tornare?
Ma non mi lasciare,
Non darmi questo tormento!
Torna a Sorrento,
Fammi vivere!
Vedi il mare di Sorrento,
Che tesori ha sul fondo:
Chi ha girato tutto il mondo
Non l’ha visto come qua.
Guarda intorno queste Sirene,
Che ti guardano incantate,
E ti vogliono tanto bene…
Ti vorrebbero baciare.
E tu dici: “Io parto, addio!”
Ti allontani da questo cuore…
Dalla terra dell’amore…
Hai il cuore di non tornare?
Ma non mi lasciare,
Non darmi questo tormento!
Torna a Sorrento,
Fammi vivere!»

La canzone ‘Torna a Surriento’, eseguita con chitarra e mandolino, è presente nel repertorio di Ethos Duo per eventi e cerimonie. Richiedi informazioni qui